Chiri - La Guerra all'orizzonte

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Antonio Chiri nacque a Locana in provincia di Torino il 26 agosto 1894.
Ancora ragazzo emigrò in Francia per cercare lavoro.  Nel maggio del 1915, allo scoppio della Prima guerra mondiale, fece ritorno in Italia per essere arruolato in un reggimento di artiglieria. Un anno dopo passò, come volontario, nel Servizio Aeronautico dove conseguì il brevetto di pilota militare.
Dopo un successivo periodo di addestramento fu assegnato ai reparti da caccia e inviato alla 78a Squadriglia dove rimase fino alla fine del conflitto.
Il 19 marzo 1917, a bordo del suo Nieuport N.11, abbatté il suo primo aereo, un Hansa-Brandenburg C.I. nel cielo tra Gallio e Bassano. Il 26 agosto 1917, durante l'undicesima Battaglia dell'Isonzo, abbatté, sopra l'altopiano della Bainsizza, un altro velivolo nemico. Dopo Caporetto la sua squadriglia fu rischierata a Istrana e fu equipaggiata con i nuovi Hanriot HD.1. Il 26 dicembre dello stesso anno partecipò alla Battaglia aerea di Istrana durante la quale, nei pressi di Biadene, abbatté un biposto da ricognizione e bombardamento DFW C.V.
Il 17 maggio 1918, a Pero di Breda di Piave, Chiri abbatté il Leutnant Franz Gräser, che con 18 vittorie era il secondo asso della k.u.k. Luftfahrtruppen.
A Chiri furono accreditati complessivamente sei abbattimenti l'ultimo dei quali, un Albatros D.III, effettuato il 27 ottobre 1918 in collaborazione con Marziale Cerutti, della 79a Squadriglia, nei pressi di Vazzola.
Il 21 dicembre 1918, a conflitto terminato, decollando dall'aeroporto di San Giacomo di Veglia, il suo Hanriot HD.1 subì un malfunzionamento ai comandi e precipitò. Nello schianto, purtroppo, furono coinvolte alcune persone a terra che rimasero uccise. Chiri, a sua volta ferito gravemente, fu trasportato in ospedale dove rimase in coma fino al 6 gennaio 1919.
Il pluridecorato asso dell'aviazione si congedò nel 1920 e si trasferì a Torino dove lavorò alle Poste italiane fino alla pensione.
Morì il 6 gennaio 1971.

ONORIFICENZE
Italia.
Medaglia d'Argento: "Pilota addetto ad una squadriglia da caccia, con sereno spezzo del pericolo affrontava con rara perizia ed ardimento un potente velivolo nemico, riuscendo, dopo vari attacchi, col fuoco della propria mitragliatrice a determinare la precipitosa caduta nel nostro territorio. - Cielo di Bassano - Gallio, 19 marzo 1917."
Medaglia d'Argento: "Pilota da caccia, tenace ed entusiasta del servizio, di scorta ad un apparecchio da ricognizione, dopo aver respinto un velivolo nemico, ne abbatteva un altro. - Cielo di Loque, 26 agosto 1917."
Medaglia d'Argento: "Pilota dda caccia ha dato mirabili prova delle più belle qualità militari. In 14 mesi compiva oltre 250 voli, impegnando vari combattimenti ed abbattendo tre velivoli avversari. - Cielo di Piave, 27 agosto 1917 - 3 novembre 1918 ."
L' Hanriot HD.1 della 78a Squadriglia con le insegne del serg. Antonio Chiri
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