Moresco - La Guerra all'orizzonte

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Alberto Moresco nacque a Padova nel 1893.
Ottenne il brevetto di pilota militare nel febbraio del 1916. Volò presso varie squadriglie con molteplici compiti: presso la 79a Squadriglia Caccia, poi nel Raggruppamento Idrovolanti di La Spezia, alla scuola osservatori di Centocelle e anche presso la scuola bombardamento di Malpensa.
Fu anche temporaneamente impegnato nella Direzione Tecnica presso l'azienda Macchi come collaudatore. Nel 1918 rientrò in zona di guerra e raggiunse la 78a Squadriglia schierata all'aeroporto di San Luca a Padernello di Paese. Durante la sua permanenza presso la squadriglia, il 16 luglio, in volo con il suo Hanriot HD.1 nei pressi di Monastier, abbatté per errore il Maggiore Awdry Morris Vaucour Comandante del 45mo Squadron della Royal Air Force.
Successivamente fu trasferito alla 72a Squadriglia presso il campo volo di San Bernardino a Quinto di Treviso.
Il tenente Moresco, durante il conflitto, fu insignito di due medaglie al valor militare.


ONORIFICENZE
Italia
Medaglia d'Argento: "Dopo essersi distinto in molte azioni eseguite con apparecchi da bombardamento, raggiungendo gli obiettivi assegnatigli anche in condizioni atmosferiche avverse affermava ancora la sua intelligenza e coraggiosa valentìa come pilota da caccia in numerosi voli e in sette combattimenti, riuscendo ad abbattere nello stesso giorno, in concorso di altro pilota, un velivolo ed un pallone frenato nemico. Cielo del Trentino, degli Altopiani, del Montello e de Piave, maggio 1916, giugno 1918".
Medaglia di Bronzo: "Pilota da caccia, ardito, entusiasta, ed animato da grande spirito aggressivo, compì oltre cento voli di guerra e sostenne da solo numerosi combattimenti. Il 16 agosto 1918 raggiunse la sua terza vittoria, assalendo da solo tre apparecchi da caccia ed abbattendone uno, dopo accanita lotta, in val di Ledro. Durante la Battaglia di Vittorio Veneto, in difficili condizioni atmosferiche eseguì lunghi voli su territorio avversario, mitragliando da una bassa quota e sotto il vivo fuoco di interdizione agglomeramenti di truppe. Quando ebbe il comando di pattuglie seppe infondere nei suoi piloti fede ed entusiasmo. Cielo dello Stelvio e del Piave, 21 luglio - 3 novembre 1918".

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