Zamboni - La Guerra all'orizzonte

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Apparteneva ad una famiglia patriottica e repubblicana di Desenzano. Nel 1914, poco più che ventenne, partì come volontario in Francia con i legionari garibaldini di Peppino Garibaldi e per tutta la durata della neutralità italiana combatté sulle Argonne dove fu promosso sergente.
Quando l'Italia dichiarò la guerra all'Austria, rientrò in patria e chiese di entrare nel servizio aeronautico. Avrebbe voluto diventare pilota da caccia ma non gli fu concesso per le sue inclinazioni repubblicane.
Accettò quindi il ruolo di mitragliere e dopo pochi giorni di corso fu pronto per combattere.
Dandolo, il 27 ottobre del 1918, non era di turno, ma volle partire ugualmente e salì come osservatore sul Ca. 11503 che decollò con il resto della formazione dal campo di San Pelagio.
A causa del maltempo il Caproni perse il contatto con il resto della formazione e fu attaccato sul cielo di Conegliano da alcuni caccia austriaci. Il velivolo si difese strenuamente riuscendo a disimpegnarsi e a raggiungere l'obiettivo nei pressi di Vittorio Veneto. Ma al ritorno, probabilmente danneggiato dal tiro dei caccia, cominciò a perdere quota entrando nel raggio di azione di una batteria contraerea che lo colpì in pieno con una cannonata staccandogli un'ala. L'aereo precipitò in fiamme e, nello schianto, l'intero equipaggio perse la vita. Dandolo Zamboni non aveva ancora compiuto ventisei anni.


ONORIFICENZE
Italia
Medaglia d'Argento: "Arditissimo e provato mitragliere d'aeroplano, mirabile esempio di patriottismo e fermezza, eseguiva numerosissimi bombardamenti più volte con l'apparecchio seriamente danneggiato. Attaccato da più apparecchi da caccia nemici, vivamente si adoperava a respingerli, fugandone uno. Avuto colpito l'apparecchio da un proiettile, che ne staccava un'ala, precipitava al suolo, sacrificando alla Patria la sua bella esistenza. Cielo di Conegliano Veneto - 27 ottobre 1918."
       
Un Caproni Ca. 3 delle Squadriglie Bombardieri Caproni

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