Capparucci - La Guerra all'orizzonte

Vai ai contenuti



 
Luigi Edoardo Capparucci nacque a Colonia Raffaele di Santa Fè in Argentina il 13 marzo 1895.
I suoi genitori, emigrati, poco dopo la sua nascita tornarono in Italia e si stabilirono a Montecassino.
Il primo giugno 1915 è chiamato alle armi per mobilitazione generale, assegnato al 17° Reggimento di fanteria e inviato al fronte.
Alla fine di febbraio del 1917 fu trasferito alla 2a Compagnia in forza al Battaglione Scuole Aviatori.
Dopo il conseguimento del brevetto di 1° grado su velivoli Farman, ottenne il brevetto militare e avviato all'addestramento su velivoli Aviatik.
Finalmente agli inizi di febbraio del 1918, con il grado di sergente, fu assegnato alla 78a Squadriglia caccia e trasferito a Istrana.
Dopo una breve permanenza in quel campo fu trasferito, con tutta la squadriglia, al campo di San Luca nei pressi di Padernello.
Da lì decollò per la missione che ebbe il suo epilogo nel celebre ed ardito volo di ritorno aggrappato all'esterno del velivolo pilotato dal compagno di squadriglia Oreste Codeghini.
Alla fine del conflitto rimase in aeronautica anche in virtù della ferma triennale iniziata con il conseguimento del brevetto militare. Durante la guerra abbatté tre velivoli nemici, compresi i due abbattuti il 26 maggio 1918 con la collaborazione del tenente Amedeo Mecozzi, e fu decorato con una Medaglia d'Argento al Valor Militare.
Capparucci passò, alla sua costituzione, nella Regia Aeronautica dove continuò la carriera militare con diversi ruoli e mansioni operativi meritando una medaglia di Lunga Navigazione Militare Aeronautica e la Croce d'oro per anzianità di servizio. Fu, infine, nominato Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia. Dopo l'8 settembre 1943 passò nella riserva e fu promosso al grado di Maggiore.
Morì ad Ancona il 6 febbraio 1980.

ONORIFICENZE
Italia.
Medaglia d'Argento: "Pilota di alto rendimento, diede prova costante di audacia, di abilità, e di alto sentimento del dovere. In nove mesi di guerra aerea sostenne sedici combattimenti, riportando quattro vittorie. Nel corso della nostra offensiva, costretto ad atterrare, per guasti al motore, in un campo di aviazione nemico, affrontò risolutamente il pericolo ed il disagio del ritorno aggrappato alla fusoliera di un altro nostro apparecchio, per non essere catturato dall'avversario. - Col di Guardia, Vazzola, San Fior di Sopra, 13 giugno - 30 ottobre 1918."
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia.
Medaglia di Lunga Navigazione Militare Aeronautica.
Croce d'oro per anzianità di servizio.

Un Hanriot HD.1 della 78a Squadriglia Caccia
Torna ai contenuti