Codeghini - La Guerra all'orizzonte

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Oreste Codeghini nacque ad Alessandria, in frazione Spinetta, il 19 aprile 1890.
Nel 1916 fu ammesso alla scuola di volo ed in breve tempo conseguì sia il brevetto di primo livello sia il brevetto di pilota militare.
Per la capacità dimostrata fu trattenuto come istruttore alla scuola di Cameri dove rimase fino a settembre del 1916.
Da quella data e fino a gennaio del 1917 fu istruttore di acrobazia aerea.
Assegnato all'aviazione da caccia, con il grado di sergente, venne inviato in zona di guerra dove diede subito prova delle sue eccezionali qualità aviatorie tanto che, durante un combattimento contro sei velivoli nemici ne abbatté uno e mise in fuga gli altri.
Per questa azione, condotta assieme ad un compagno della stessa squadriglia fu decorato con la Medaglia d'Argento al Valor Militare.
Fu assegnato alla 78a Squadriglia Caccia che, nel 1918, fu trasferita al campo di volo di San Luca nei pressi di Padernello in provincia di Treviso.
Tra le varie missioni che compì, rimase memorabile quella del 30 ottobre 1918 quando, a bordo del suo Hanriot, atterrò volontariamente nel campo di volo nemico di san Fior di Sopra per soccorrere il collega Capparucci che lì aveva dovuto compiere un atterraggio di emergenza per un guasto al velivolo.
La zona era ancora occupata dalle truppe austriache in ritirata che, vedendo i due velivoli italiani, provarono a catturarli. Il grande sangue freddo di Codeghini unito alla temerarietà di Capparucci fece sì che ciò non accadesse consegnando alla leggenda il loro epico volo che lasciò stupefatti ed ammirati gli stessi nemici.
Per questa eroica missione fu insignito di una seconda Medaglia d'Argento al Valor Militare.
Codeghini terminò il conflitto con otto abbattimenti ma, di questi, ne furono confermati solo tre.

ONORIFICENZE
Italia.
Medaglia d'Argento: "Pilota da caccia di ardire e perizia grandissima, con entusiasmo e disprezzo del pericolo, durante l'offensiva, mitragliava da bassissima quota ed efficacemente truppe e batterie. Il 20 giugno, in volo di caccia con un altro pilota, affrontava un forte e numeroso pattuglione di velivoli nemici, ed insieme, nella mischia violentissima, ne abbattevano due. Dal 13 al 20 giugno, ha partecipato a 6 combattimenti aerei, ed ha abbattuti 4 velivoli nemici, portando a 5 il numero delle sue vittorie. - Cielo del Piave, 15-23 giugno 1918."
Medaglia d'Argento: "Pilota da caccia di alto valore, abbatteva un apparecchio nemico, portando ad otto le proprie vittorie. Il 30 ottobre 1918, in un volo di crociera, visto atterrare un suo compagno in un campo di aviazione ancora occupato dall'avversario, vi atterrava anch'esso, e mentre soldati nemici accorrevano per catturarli, si caricava il compagno sulle spalle e con un volo estremamente rischioso lo riportava in salvo alla squadriglia. - Cielo di S. Fior di Sopra, 30 ottobre 1918."

L'Hanriot HD.1 della 78a Squadriglia Caccia con le insegne personali del sergente Oreste Codeghini.
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