
QUINTO DI TREVISO

Gasparini Alfonso
Nato a Quinto di Treviso il 27 febbraio 1877.
Figlio di Gerolamo e Alessi Maria.
Impiegato.
"Dal Ruolo di 1ª Categoria della classe 1877 al n. 4559 di Matricola. Rivisitato presso l'Ospedale Militare di Firenze, giusto il D.L. n. 1230 del 13 agosto 1917 e dichiarato abile annullando gli atti di rassegna militare di prima Categoria (Circolare n. 729 del Giornale Militare 1917) l' 8 gennaio 1918."
Chiamato alle armi, lo stesso giorno, per mobilitazione (Regio Decreto 22/5/1915 - Circolare del G. M. 1918) e non giunto al Distretto chiamante.
Sempre l' 8 gennaio 1918 venne esonerato dal servizio militare sino a nuovo ordine in quanto proprietario e direttore della Miniera Comparino in Barberino del Mugello.
Prosciolto definitivamente dal servizio il 31 dicembre 1918 e ripristinato nella posizione di congedo illimitato.
Iscritto nei ruoli 71-B della forza in congedo del Distretto di Treviso il 24 marzo 1932.
Iscritto nei ruoli 71-B della forza in congedo di Venezia il 20 agosto 1932.
Collocato nella posizione di congedo assoluto per aver compiuto il 55° anno di età (Circolare n. 647 del Giornale Militare 1932) il 31 dicembre 1932.
Nel cuore del Mugello, tra colline che ancora portavano il respiro antico della terra, nel 1916 la parola “lignite” non era soltanto un termine tecnico, ma una promessa.
Un combustibile fossile di origine vegetale, bruno-nerastro, fragile e umido, intermedio tra la torba e il carbone vero e proprio:
la lignite era il dono imperfetto che la terra restituiva all’uomo.
Imperfetto, sì, perché il suo potere calorifico era modesto, eppure prezioso in un’Italia affamata di energia, dove ogni scintilla poteva alimentare officine, case, persino la macchina bellica.
La sua formazione richiedeva millenni di silenziosa decomposizione vegetale, compressa in assenza d’ossigeno, fino a diventare materia combustibile.
Alcune varietà conservavano ancora la memoria del legno, come reliquie fossili di foreste scomparse; altre, più dure e lucide, si spezzavano con fratture nette, quasi vetrose.

Blocco di lignite di dimensioni gigantesche.
Miniera di Sottoripa - 1916 [non verificato]
Fu in questo scenario che comparve la figura di Alfonso Gasparini, trevigiano di Quinto, imprenditore minerario.
Nel 1917 il suo nome emerge tra quelli che animavano le viscere del Mugello: la miniera del Comparino, scoperta dal pioniere spezzino Luigi Bedogni, era affidata proprio a lui.
Venticinque operai, con la prospettiva di arrivare a sessanta, scendevano ogni giorno nelle gallerie o lavoravano all’aperto, estraendo blocchi di lignite che avrebbero alimentato forni, caldaie, centrali.
Non era un’impresa solitaria: attorno a lui si muoveva un piccolo pantheon di pionieri e avventurieri dell’energia:
C’erano i fiorentini Biffoli e Mannelli a Sottoripa, Galileo Palagi a Lumena, lo stesso Bedogni che non smetteva di aprire nuovi fronti, da La Plana a Le Terre della Lora.
Ognuno con i suoi uomini, le sue donne — perché nelle miniere del Mugello lavoravano anche loro, pur se impegnate nella cosiddetta attività secondaria della cernita — e con le sue speranze di ricavare da quella terra scura un futuro migliore.
La lignite, in quegli anni, era più di un minerale: era la materia stessa della modernità. Alimentava centrali termoelettriche, forniva gas combustibili attraverso la distillazione, scaldava case e officine. Non aveva la potenza del litantrace, ma era “il carbone possibile” per un’Italia che non poteva permettersi di dipendere solo dalle importazioni.

Estrazione di lignite in una miniera a cielo aperto [inizio 1900]

Estrazione in miniera - 1910-1920

Così, tra il fumo delle caldaie e il sudore degli operai, la miniera del Comparino divenne parte di un mosaico più grande: quello di un Paese che cercava energia per resistere e rinascere. E Alfonso Gasparini, con la sua intraprendenza veneta trapiantata in Toscana, si iscrisse in quella schiera di uomini che, pur senza clamore, contribuirono a scrivere una pagina di storia industriale e sociale.
Dati storici e supporti iconografici tratti da:
Fabio Bertini - Barberino di Mugello: dalla Comunità alla Repubblica attraverso la Resistenza
Radio Mugello – Centrale termoelettrica e miniere di Barberino
Leonardo Romagnoli
Simone Fagioli
e-mail redazione@guerra-allorizzonte.it
-