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Marangon Giuseppe 1898 - Quintini

I R E D U C I
QUINTO DI TREVISO
QUINTO DI TREVISO - 1915 / 1918

Marangon Giuseppe

Nato a Quinto di Treviso il 12 agosto 1898.
Figlio di Giacinto e Brunello Maria.
Contadino.


Arruolato nel 8° Reggimento bersaglieri il 5 gennaio 1917.
Trasferito al 14° Reggimento nel giugno dello stesso anno e inviato al fronte un mese dopo.
Prigioniero del nemico il 26 ottobre 1917 nei pressi di Savogna, sul fronte isontino.
Rientrò in Italia nel dicembre del 1918.
NOTE:
Il 1° aprile, il 14° Reggimento Bersaglieri, con il 20° reggimento, costituì la IVª Brigata Bersaglieri, con la quale combatté fino al termine della guerra.


Servizi prestati in prima linea dall IVª Brigata Bersaglieri [dal 13 luglio al 26 ottobre 1917]:

  • Dal 13 al 27 luglio (Settore Posina [M. Pruche - Doppio - C. Betta - M. Majo - Cavallaro - Mogentale - "Roccioni" - Q. 1472]).
  • Dal 12 al 18 settembre (Cegello - Q. 2444 - Laghetti di Cima d'Asta - Sella Brentana - Azione per la occupazione di Carzano).
  • Dal 23 ottobre al 12 novembre (Conca di Lucio [M. Cucco - Q. 1000 - Q. 818 - Cima Mrzlif - Offensiva austro - tedesca = Operazioni di ripiegamento: Golobi - Cepletischis - Alture nord di M. S. Martino - M. Purgessimo - Castel del Monte.

Dal Diario di Guerra del 1917 della IVª Brigata Bersaglieri (14° e 20° Reggimento)

"... il 21 ottobre, epoca in cui viene trasferita, per ferrovia, a Cividale. Giuntavi a scaglioni, nella notte sul 23, ha ordine di proseguire per Luico e di schierarsi sulle pendici sud del M. Matajur, a cavallo delle posizioni di Luico, tra M. Cucco, q. 1000 - q. 818 e Cima Mrzli. La brigata è sempre alla dipendenza della 62ª divisione e da questa le viene affidato il compito di sostenere, nel caso che l'offensiva nemica riesce, le ali interne dei corpi d'armata IV e XXVII, schierandosi o sulla fronte Kolovrat - M. Matajur (fronte nord) o su quella Zagradan - M. Hum - Pusno (fronte nord - est) o su entrambe tenendosi costantemente in misura di prinunziare energico contrattacco. La brigata ha quattro battaglioni in linea, tra le pendici est e sud - ovest della conca di Luico, mentre due: LXI/14°, LXX/20° ed il IV riparto d'assalto costituiscono riserva divisionale nella zona di Cepletischis.
Sferratasi l'offensiva austro - tedesca, il nemico, dopo aver forzato la nostra linea, riesce a spingersi sull'abitato di Golobi che rappresenta l'accesso alla conca di Luico. Il 20° reggimento, al quale viene affidato il compito di rioccupare il paese, più volte contrattacca; dopo alterna vicenda, riesce a riconquistare parte dell'abitato e, pur non potendo scacciare completamente il nemico, gli sbarra il passo verso la conca.
L'avversario, arrestato frontalmente dalla brigata, riesce però a forzare le linee della brigata Arno, a M. Cucco, minacciando le spalle dei bersaglieri, i quali, dopo aver saldamente resistito sulle posizioni e valorosamente sostenuto i primi urti, il 25 sono costretti a ripiegare sulle posizioni di seconda linea, a cavallo della rotabile di Luico, all'altezza di Cepletischis fino alle alture nord di M. S. Martino. Il 20°, che ha già sacrificato gran parte della sua gente, per la pressione continua che il nemico esercita tra M. Cucco e il S. Martino, arretra sulla destra del torrente Rieca.
Per impedire che il nemico per valle Rieca punti su Savogna, il 14° bersaglieri si porta sulla nuova linea di Cepletischis; ivi la brigata resiste al violento fuoco delle mitragliatrici e trascorre tutta la notte sul 26, fino a quando non le viene ordinato di ripiegare sulle posizioni tra M. Purgessimo e Castel del Monte. Nel mentre si accinge ad effettuare il movimento, forti nuclei nemici con mitragliatrici si infiltrano fra i riparti del LIV/14° e XL/14°, riuscendo ad accerchiare quest'ultimo e ad infliggergli gravi perdite."



Fotografia di Marangon Giuseppe: conc. Marangon Mario
[Restauro 2025  © La Guerra all'Orizzonte]

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