Picchetti Antonio - La Guerra all'orizzonte

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Soldato Picchetti Antonio
19 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 16 giugno 1897

Figlio di Angelo e Marangon Carla

Contadino

Arruolato nel 2° Reggimento fanteria (Brigata Re).

Inviato al fronte il 24 ottobre 1916.

Morto il 13 marzo 1917 per ferite riportate in combattimento a Castagnevizza del Carso sul fronte isontino.

Sepolto sul campo.



PICCHETTI ANTONIO SULLA CARTA DEL CONFLITTO

NOTE:
Per Picchetti Antonio non siamo riusciti a reperire informazioni certe circa il luogo della sepoltura o tumulazione. Le ricerche presso il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra hanno dato esito negativo. Nell'Albo d'Oro dei Caduti della Prima Guerra Mondiale è presente con il cognome Pichetti. Si tratta di uno degli innumerevoli errori di trascrizione presenti nell'Albo. Il controllo incrociato ci permette di confermare che il Pichetti registrato è certamente in nostro Antonio. Nell'insistenza delle ricerche ha preso corpo, in noi, un'ipotesi suggestiva ma molto verosimile. Dal registro degli atti di morte del 2° Reggimento fanteria, risulta che Picchetti morì a Dolina Madonna nei pressi di Castagnevizza. Nel 1917 a Dolina Madonna era operativo un posto di primo soccorso con annesso il cimitero militare. Tutti i caduti lì sepolti furono successivamente traslati nel sacrario di Redipuglia. Scorrendo il lunghissimo elenco dei tumulati a Redipuglia non abbiamo trovato riscontro per Picchetti Antonio. Abbiamo quindi esteso la ricerca anche agli altri Sacrari del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia (Oslavia, Aquileia, Caporetto/Kobarid, Tempio di San Nicolò di Udine, Tempio di Timau e il Monumento "Faro" sul monte Bernadia) ma senza risultato. Estendendo la ricerca ai nomi simili per grafia o per assonanza abbiamo, infine, trovato un caduto del quale esiste solo il cognome e il reparto di appartenenza:
Soldato PICHETTA - 13° Fanteria riesumato dal precedente cimitero di Redipuglia che si trovava sul Colle di Sant'Elia dove già dal 1919 furono riunite tutte le salme dei soldati caduti sul fronte isontino e sepolti nei tanti cimiteri di guerra. Sul Colle di Sant'Elia si trova, ancora oggi, la stele del cimitero militare di Castagnevizza.
L'ipotesi prende corpo dal fatto che, in moltissimi casi, il riconoscimento delle salme, riesumate dopo alcuni anni, non poteva essere semplice soprattutto per la perdita dei dati personali scritti, a mano, su fragili foglietti di carta racchiusi nelle piastrine metalliche. Scorrendo le relazioni delle varie sezioni, facenti capo all'Ufficio Centrale per la Cura e le Onoranze delle salme dei Caduti in Guerra, abbiamo compreso che l'identificazione, in diversi casi, si basò su quel poco che era ancora riconoscibile: frammenti di nome sulla piastrina, aspetto della divisa, mostreggiature....
Teniamo a precisare che, nell'Albo d'Oro, non esiste nessun caduto con il cognome Pichetta e questo ci ha fornito il primo indizio. Il secondo si riferisce al possibile errore di riconoscimento delle mostrine da bavero. Per le condizioni oggettive durante la riesumazione delle salme e, ovviamente, per lo stato di conservazione degli indumenti, abbiamo ragione di credere che sia stato facile confondere i colori delle mostrine...
2° Reggimento Fanteria (Brigata Re)
  
13° Reggimento fanteria (Brigata Pinerolo)

Oggi, il Soldato Pichetta, riposa nella tomba n. 29063 del 15° Gradone del Sacrario di Redipuglia.
Ribadiamo il carattere ipotetico di questa valutazione. Diversamente, il nostro Antonio Picchetti se non Pichetta, riposa con tutti gli altri Caduti, in quella parte del fronte, tra gli oltre sessantamila soldati ignoti tumulati nel Sacrario di Redipuglia.

« ET NOMEN VNA CVM SANGVINE PRO PATRIA DEDIMVS »  
( e con il sangue anche il nome dedicammo alla Patria )
PRESENTE NEL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 485 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO

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