Antonio Marangon nacque a Quinto di Treviso il 28 febbraio 1893 figlio di Luigi e di Rosa Bravin.
Il 9 maggio 1913 fu arruolato nella Regia Guardia di Finanza. Promosso al grado di Appuntato fu trasferito, agli inizi di maggio del 1915, nei reparti di Artiglieria Alpina.
Passò un breve periodo a Conegliano nell'allora sede del 2° Reggimento Artiglieria da Montagna dove completò il periodo di addestramento e dove incontrò altri suoi compaesani: Scaboro Vittorio, assegnato alla sua stessa batteria, suo cugino Giuseppe Marangon e Fioravante Lazzaro entrambi assegnati alla 17a batteria del 6° Gruppo Udine. Le loro strade si divisero, il 24 maggio, al momento dell'invio al fronte. Tutti e quattro i commilitoni, peraltro riconoscibili nella sottostante foto d'epoca, perirono nel conflitto.
Il 6° Gruppo Udine fu inviato nella zona di Tolmino sul fronte dell'Isonzo mentre la batteria di Antonio appartenente al Gruppo Conegliano fu inviata in supporto al Battaglione Alpini Borgo San Dalmazzo in Carnia.
Antonio giunse in zona di guerra, sul fronte Carnico, agli inizi di giugno mantenendo il precedente grado di "appuntato", in verità assolutamente anomalo per il corpo al quale era stato assegnato.
LE COPIE DEL "CORRIERE DELLA SERA" RIPORTANO, VEROSIMILMENTE, L'ANNUNCIO DELL'ENTRATA IN GUERRA DELL'ITALIA A FIANCO DELLA TRIPLICE INTESA.
RICONOSCIAMO: VITTORIO SCABORO (SECONDO DA SINISTRA NELLA FILA SUPERIORE), ANTONIO MARANGON (TERZO DA SINISTRA NELLA FILA SUPERIORE),
IL CUGINO GIUSEPPE (SECONDO DA DESTRA NELLA FILA INFERIORE), FIORAVANTE LAZZARO (TERZO DA DESTRA NELLA FILA INFERIORE).
LA LOCALITÀ NON È NOTA MA E' VEROSIMILE SI TRATTI DELLA SEDE DEL 2° REGGIMENTO A CONEGLIANO.
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[conc. Mario Marangon]
Fino a non molto tempo fa, ereditate ma incontrollate versioni dei familiari, ci avevano indotto a considerare veritiera la possibilità che il motivo che spinse Antonio a lanciarsi in soccorso d'alcuni commilitoni intrappolati dal fuoco nemico, fosse quello del legame familiare. Si diceva, infatti, che tra i soldati in pericolo ci fosse anche il cugino Giuseppe che, lo ricordiamo, era pure lui nel 2° Reggimento di Artiglieria da Montagna.
Sostanzialmente la menzione, verificata dalla prevista commissione, fu riconosciuta e adottata. Abbiamo evidente prova, desunta da una lettera inviata al Capitano Forfori dal padre di Antonio, Luigi, e datata 13 gennaio 1916, che già a quella data Antonio Marangon era stato insignito di Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Le spoglie, riesumate nel 1936, furono traslate nel sacrario di Timau dove riposano altri 1763 soldati italiani caduti sul fronte dell'alto But.
Nonostante il conferimento della decorazione al Valor Militare, fosse avvenuto già alla fine del 1915, non v’è traccia di detta onorificenza come iscrizione sottostante il nome di Antonio nel Sacrario di Timau.