Vanin Angelo - La Guerra all'orizzonte

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Guardia Vanin Angelo
27 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 5 febbraio 1896

Figlio di Giuseppe e Bertelli Luigia

Contadino

Arruolato nel XVIII Battaglione mobilitato della Regia Guardia di Finanza.
Morto a Quinto di Treviso il 24 dicembre 1923 per malattia.


VANIN ANGELO SULLA CARTA DEL CONFLITTO
NOTE:
  • La Regia Guardia di Finanza partecipò alla Prima guerra mondiale con un proprio contingente inquadrato in 18 battaglioni mobilitati e 4 compagnie autonome. Questi reparti furono impiegati sul fronte trentino, in Carnia, sull'Isonzo, sul Carso ed in Albania. Altri “distaccamenti speciali”, invece, erano costituiti da finanzieri dei reparti di confine posti a disposizione dei reparti del regio esercito in prima linea, con compiti informativi e di esplorazione. I battaglioni del Corpo dipendevano, di solito, direttamente dai corpi d'armata e venivano distaccati di volta in volta ai comandi di divisione per l'impiego in prima linea. Il rimanente personale fu impiegato sul territorio nazionale con compiti volti a garantire sicurezza e legalità interna, in Libia e nelle isole del Mar Egeo, per gli ordinari compiti di servizio e nella difesa costiera. La possibilità di collocare un militare della Regia Guardia di Finanza nello scenario bellico dipende dalla conoscenza del battaglione cui apparteneva. Nel caso di Vanin Angelo abbiamo notizie del battaglione di appartenenza dall'8 aprile 1916 quando fu assegnato al XVIII. Nel periodo aprile 1916 - ottobre 1917 il battaglione fu impiegato nei compiti di ordine pubblico e di sicurezza del territorio nelle dirette retrovie del fronte.  Durante il ripiegamento al Piave, successivo alla XII Battaglia dell'Isonzo, il Battaglione concorse a rendere coordinato, nei limiti del possibile, la repentina ritirata del nostro esercito. Successivamente, tra la fine di dicembre 1917 e i primi giorni di gennaio 1918, il battaglione fu inviato sul fronte albanese dove rimase fino alla fine del conflitto.
  • Abbiamo inserito Vanin Angelo, non registrato nell'Albo d'Oro, in quanto presente nel monumento ai caduti di Quinto di Treviso. In realtà egli, dopo la guerra, fece ritorno a casa e morì, per cause legate al conflitto, il 24 dicembre 1923.

PRESENTE NEL MONUMENTO AI CADUTI

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