Biasuzzi Giovanni - La Guerra all'orizzonte

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Soldato Biasuzzi Giovanni

27 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 22 giugno 1890

Figlio di Giuseppe e Brunello Antonia

Contadino

Arruolato nel 13° Reggimento cavalleggeri, 47a Sezione bombardieri.

Inviato sul fronte isontino il 16 aprile 1916.

Durante la ritirata di Caporetto, iniziata il 24 ottobre 1917 (XII Battaglia dell'Isonzo), fu catturato dal nemico nei pressi di Pasian Schiavonesco (oggi Basiliano) durante le azioni di rallentamento dell'avanzata nemica di fine ottobre - inizi di novembre.

Morto il 6 marzo 1918 per malattia nel campo di prigionia di Marchtrenk (Austria).

Sepolto nel cimitero di Marchtrenk nella tomba n. 532



BIASUZZI GIOVANNI SULLA CARTA DEL CONFLITTO
PRIGIONIERI DI GUERRA
NOTE: Biasuzzi Giovanni durante il servizio di leva, dal novembre del 1910 al gennaio 1913, appartenne ad altri due Reggimenti di Cavalleria.
Il 24° - Cavalleggeri di Vicenza

ed il 29° - Cavalleggeri di Udine

La foto si riferisce a questo periodo, quindi antecedente alla guerra, e lo si comprende dal colore delle mostrine su fondo chiaro.

Alla vigilia della Prima guerra mondiale la Cavalleria italiana raggiunse il massimo numero di reggimenti che, però, durante la guerra furono quasi completamente appiedati e gran parte dei soldati assegnati ad altre armi. Nel 1917, però, durante le concitate fasi del ripiegamento al Piave del nostro esercito, la cavalleria riprese il proprio ruolo ed intervenne, con slancio eroico, a protezione degli altri reparti in ritirata. Celebri le due battaglie sul Tagliamento e di Pozzuolo del Friuli che provocarono la perdita di circa metà dei cavalleggeri. La Cavalleria fu protagonista anche nel 1918 con la difesa della linea del Piave e la risolutiva carica di San Pietro Novello a Monastier, guidata dal Conte Gino Augusti dei Lancieri di Milano, che portò alla riscossa di Vittorio Veneto.

Nel corso della Prima guerra mondiale il 13° Reggimento di Cavalleria (Cavalleggeri di Monferrato) fu destinato inizialmente al servizio di esplorazione con l'impiego di un suo squadrone lungo la linea del fronte carnico e, con altri reparti, sul fronte isontino e, soprattutto, sul Carso. Successivamente impegnò i suoi reparti mitraglieri appiedati, distinguendosi nel combattimento del 10 ottobre 1916 contro la quota 77 di Monfalcone. Nell'ottobre 1917, durante la XII Battaglia dell'Isonzo il Reggimento prese contatto col nemico a Pasian Schiavonesco impegnandolo in combattimento. La dura battaglia causò la perdita di quasi la metà dei cavalleggeri che, con il loro sacrificio, permisero, tuttavia, il ripiegamento di numerosi altri reparti che giunsero al Piave per ricostituire il nuovo fronte.
Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto, il reggimento si lanciò all'inseguimento del nemico in fuga, combattendo al ponte di Cornino ed alla stazione di Maiano.


PRESENTE NEL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 82 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO

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